Grande entusiasmo mercoledì 17 luglio per l’inaugurazione della mostra “Il gran fuoco di Aligi Sassu – 60 ceramiche e sculture dal 1939 al 1989 – Una selezione di opere dal Museo Sassu di Castelli (Te)”, ideata ed allestita dalla Fondazione MuseAte di Atessa (CH) al primo piano del Museo Aligi Sassu presso Palazzo Ferri in Corso Vittorio Emanuele ad Atessa (CH), a conclusione delle celebrazioni del primo centenario della nascita del grande Maestro.
Prima del taglio del nastro, si è tenuta una presentazione alla quale hanno partecipato, oltre allo stesso Paglione, Adele Cicchitti, curatrice della mostra insieme ad Anna Pia Apilongo e Anna D’Intino, Luigi De Fanis, assessore alle Politiche culturali della Regione Abruzzo, Enzo De Rosa, sindaco di Castelli, Nicola Cicchitti, sindaco di Atessa, Antonello Scarinci, assessore alla Cultura di Atessa, e Giulio Borrelli, presidente dellaFondazione MuseAte promotore della mostra insieme ai Comuni di Atessa e Castelli e al Museo delle Ceramiche di Castelli, con il sostegno di Regione Abruzzo, Bcc Sangro Teatina e Valagro. La serata è stata allietata dalla giovane formazione Brass Ensemble “Antonio Di Jorio” di Atessa.
Le ceramiche e le sculture, donate da Alfredo Paglione al Museo delle ceramiche di Castelli (TE), inagibile per i danni riportati nel terremoto dell’Aquila del 2009, vengono trasferite, per volontà del donatore e per la generosa disponibilità del sindaco di Castelli e del direttore del Museo, per un periodo di sei mesi ad Atessa. Il Museo Aligi Sassu di Atessa ospita già dal 2010 le opere dell’Artista selezionate dalla collezione di Alfredo e Teresita Paglione e comprendenti 90 lavori su carta, per lo più inediti, acquerelli, disegni, pastelli e tempere e 120 opere grafiche originali, acquetinte, acqueforti, serigrafie e litografie che coprono gli anni dal 1927 al 1992.
Nel Museo di Atessa le tre anime, pittura, scultura e ceramica, della poliedrica personalità di Aligi Sassu si ricompongono in simbolica unità e disegnano un percorso interattivo e coinvolgente, dominato dal “grido di colore” e dalla forza espressiva delle ceramiche e dei bronzi che connotano l’universo culturale e creativo di uno dei più grandi artisti del XX secolo.
Fonte: Regione Abruzzo